Barman_Valentina_Gin

Valentina, una delle donne del fumetto più note al mondo, diventa oggi icona di una linea di tre Gin sensualissima e dai sentori milanesi. In ognuno dei 3 diversi gin ci sono, infatti, due botanicals simbolo del capoluogo Lombardo: Quercia e Alloro, presenti nello scudo simbolo della città,  a rappresentare la sapienza e la forza. Valentina comparve per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965, l’unica donna protagonista. Simbolo d’indipendenza, fascino e seduzione è molto apprezzata anche dalle donne, oltre che ovviamente dagli uomini. Per oltre trent’anni, le sue avventure hanno accompagnato la carriera professionale del suo creatore, Guido Crepax, come una sorta di suo alter ego femminile. Personaggio simbolo degli anni Sessanta e Settanta, Valentina ha continuato a riflettere modi e mode anche nei decenni successivi. La complessità del carattere, ricco di sfaccettature e contraddizioni, è una delle chiavi del suo successo, tanto che molte donne hanno finito con l’identificarsi in lei.

carta-identità-Valentina_BdSValentina infatti nasce come un fumetto ma ben presto si evolve in una donna reale al passo con il suo tempo, moderna e all’avanguardia, tanto da apparire attuale anche ai giorni nostri. Crepax si è impegnato a costruirle intorno un mondo credibile. La data di nascita (25 Dicembre 1942), la carta d’identità, le relazioni sentimentali, il figlio, il lavoro, tutto è reale, fedele riproduzione di un quotidiano possibile. Anche i sogni hanno un ruolo importante nel mondo di Valentina, conferendo ulteriore spessore al per­sonaggio e avvicinandolo alla psicologia di una donna reale.

Oggi Valentina è portatrice di un’estetica senza tempo capace di caratterizzare prodotti sofisticati ed eleganti. La sua complessità e inquietudine hanno fatto sì che il personaggio potesse sganciarsi dalla sua origine fumettistica rinascendo come icona contemporanea. Un’attualità presente anche nel web come testimoni­ano i tanti profili di Facebook di ragazzi e ragazze che, anche se non hanno let­to le sue storie, vogliono identificarsi nel suo stato d’animo e nel suo stile.

Anche i tre gin riflettono questa immagine. Pensiamo per esempio all’utilizzo del Biancospino all’interno dei tre distillati, Valentina è nata il giorno di Natale e il Biancospino è un simbolo di questa festa, anche nella differenza di profumi e sapori, più o meno spigolosi a seconda di quale tra i diversi spiriti si sceglie.

Per completare l’introduzione di questi gin siamo riusciti a farci concedere una piccola intervista all’archivio Crepax da condividere con voi.

  1. Qual è stato il primo pensiero quando vi è stata proposta una linea di gin che riportasse l’immagine di Valentina?

Inizialmente eravamo sorpresi e incuriositi. Non conoscevamo affatto il vivace e variegato mondo del gin artigianale. Poi, abbiamo visto tutte quelle bottiglie con forme e nomi così originali e ci è sembrata una cosa interessante. Pensiamo che legare Valentina a prodotti e oggetti esteticamente belli e non comuni sia la cosa giusta da fare. E’ banale, ma più che mai in questo momento bisogna puntare sulla qualità e prestare grande attenzione ai particolari. Il prodotto finale ci soddisfa molto. Speriamo che piaccia e siamo sicuri che non passerà inosservato.

 

  1. Guido Crepax era un amante delle trasgressioni e Valentina era il simbolo di questo suo amore, pensate che questa passione si rifletta correttamente anche nei gin a lei dedicati?

Crepax amava le trasgressioni sulla carta, la rappresentazione del proibito. Ma non era affatto una persona trasgressiva, anzi. Non beveva, non fumava, amava stare in casa ed era molto legato alla famiglia. Però gli piaceva disegnare mondi diversi dal suo, che lo affascinavano, anche se non ci avrebbe mai vissuto. Valentina era la principale interprete di questa messa in scena, la valvola di sfogo della sua fantasia. Definirei questi nuovi gin una trasgressione controllata dove l’estetica e la qualità del prodotto la fanno da padrone. Un piacere da centellinare senza mai perdere il controllo della situazione, come piaceva a lui.

 

  1. Il gin è molto legato anche a Milano, questo solo perché Valentina nasce a Milano o anche per altre ragioni?

Valentina non solo nasce a Milano, ma, come il suo Autore, ne fa suo lo spirito, la respira, ne conosce i segreti. Una Milano che forse non c’è più, ma che si può ritrovare in una notte nebbiosa, nei bar del centro o nei cortili che celano la loro bellezza dietro ai portoni. Il gin, più di ogni altro alcolico, ci sembrava la bevanda più adatta per celebrare questa atmosfera: esteriormente, apparentemente fredda e distaccata, ma al suo interno calda e avvolgente. Questi tre gin, ognuno con la sua personalità e il suo stile, rappresentano molto bene le diverse sfaccettature del carattere di Valentina così come le diverse facce di Milano, da un lato città rigorosa e vicina all’Europa, ma anche metropoli cosmopolita che non rinuncia a vivere la notte e a divertirsi.

 

  1. Chi ha scelto le immagini da riportare sulle bottiglie?

Potendo ancora tenere a memoria quasi tutto lo sterminato catalogo di immagini di Valentina e non solo (complessivamente, circa 6.000 tavole a fumetti e centinaia di disegni liberi!), siamo noi di Archivio Crepax che forniamo una prima di selezione di proposte. Questo per evitare di travolgere il licenziatario con una valanga di immagini tale da rendere la scelta troppo lunga e faticosa. Poi, abbiamo fatto insieme agli amici di Strip & Spirits ulteriori scremature basate su criteri di comunicazione, marketing e idoneità dell’immagine alle superfici di applicazione (la bottiglia, il tappo, la scatola, etc). In genere, ci piace collaborare attivamente alla realizzazione dell’estetica dei prodotti, perché siamo curiosi come lo era nostro padre e vogliamo imparare ogni volta cose nuove in settori merceologici che non conosciamo.

 

  1. Cosa direbbe Valentina se qualcuno le mostrasse la bottiglia con la “sua foto” sopra?

Rispecchiando abbastanza il carattere di Crepax, che amava definirsi un timido esibizionista, penso che Valentina sarebbe stata lusingata di vedersi effigiata su queste tre bottiglie ma che avrebbe fatto di tutto per non darlo a vedere. A volte, però, abbiamo la sensazione che il personaggio si sia distaccato dal suo creatore e sia più libero nelle sue scelte. Non più soggetto alle contraddizioni e agli umori del suo creatore. Oggi, simbolicamente parlando, Valentina è di tutti. Di tutti coloro che la conoscono e la apprezzano per quello che ha rappresentato non solo nel modo del fumetto, ma nel percorso di emancipazione della donna italiana dagli anni ’60 ad oggi.

 

A questo punto non resta altro che assaggiare uno di questi fantastici gin, o anche tutti e tre, dal sapore e dall’immagine di trasgressione:

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